domenica 20 gennaio 2013

Installare e configurare pyLoad (anche per controllo da remoto)


Salve a tutti, dopo un po' di tempo torno a scrivere sul blog per parlarvi di un download manager che sto provando in questi giorni. Come avrete intuito dal titolo si tratta di pyLoad e tra i molti pregi rispetto al suo diretto concorrente JDownloader, ci sono in primis la leggerezza e l'essere rilasciato sotto licenza GPL.
Questa vuole essere una guida abbastanza completa per installare e configurare pyLoad per sfruttarne completamente le potenzialità, in particolare per utilizzarlo anche da remoto tramite android o interfaccia web. Alcuni punti potrebbero risultare banali per alcuni, ma magari non per altri, quindi ho deciso di dilungarmi un po' su alcuni aspetti.
Cominciamo con l'installazione: basta recarsi nella sezione download del sito e scaricare il pacchetto relativo al nostro SO. Nel caso in cui non fosse disponibile si possono scaricare direttamente i sorgenti e le dipendenze necessarie (in questa pagina del wiki ci sono tutte le istruzioni dettagliate).
A questo punto dovremmo avere tutto il necessario per farlo partire e quindi ci rechiamo nella cartella pyLoad e lanciamo il seguente comando:
Ora comincerà la prima configurazione di pyLoad. Le domande sono abbastanza autoesplicative, ma ci sono un paio di punti che potrebbero dare qualche problema. Innanzitutto il nome utente e la password richiesti servono per collegarsi in remoto, quindi conviene cambiarli e non lasciare quelli di default. Cambiate anche la cartella di download a vostro piacimento e selezionate se usare SSL o meno, il massimo numero di download contemporanei e se usare la riconnessione. Badate bene che tutte queste opzioni possono essere modificate anche in seguito. La parte più delicata è quella che riguarda gli indirizzi IP richiesti per il webserver e la connessione remota. Queste voci, infatti, sono un po' fuorvianti e non indicano l'IP legato al server pyLoad installato nel nostro sistema, ma l'interfaccia dalla quale pyLoad andrà a ricevere le richieste di connessione dall'esterno. Per questo motivo è consigliato impostare l'IP come 0.0.0.0 sia per la webinterface che per il remoto; in questo modo pyLoad ascolterà le richieste da tutte le interfacce presenti nella nostra rete. Come porte impostate quelle che volete o lasciate il valore di default. Un altro punto importante è il tipo di server per la webinterface: il valore di default è "builtin", ma personalmente a me ha dato problemi di lentezza in remoto. Se anche a voi dovesse capitare, impostate "threaded" in questo punto.
Ricapitolando, ecco la configurazione delle sezioni "webinterface" e "remote":
A questo punto pyLoad si avvierà e verranno controllati gli aggiornamenti dei plugin che gestiscono i servizi di hosting. Al termine del controllo pyLoad sarà attivo e potremo accedere all'interfaccia web digitando nel browser: supponendo di aver lasciato il valore di default per la porta.
Verranno richiesti l'username e la password impostati nella configurazione e successivamente potremo accedere alla schermata di gestione. Da qui potremo monitorare i download e cambiare le impostazioni a nostro piacimento.
A questo punto pyLoad è configurato e può essere utilizzato tranquillamente dal PC in cui è installato, ma per utilizzarlo anche da remoto ci sono ancora un paio di passaggi da effettuare.
Innanzitutto bisogna effettuare il forwarding delle porte se si utilizza un router. Per chi non lo sapesse, infatti, i router utilizzano un protocollo detto NAT, che associa l'indirizzo IP pubblico ai vari indirizzi IP locali interni alla rete. Quando si cerca di stabilire una connessione dall'esterno (in questo caso verso la porta 8000 del nostro indirizzo IP pubblico), la richiesta arriva al router e se non si effettua un "collegamento" tra la porta 8000 del router e la porta 8000 del PC, non sarà possibile raggiungere pyLoad. La procedura per il port forwarding dipende da router a router, quindi rimando i dettagli a guide dettagliate o al manuale del dispositivo. Ovviamente dovete anche aprire la porta 8000 dal firewall del PC perchè tutto funzioni correttamente.
Un altro aspetto da non trascurare è il DHCP, ovvero il protocollo di assegnazione automatica degli indirizzi IP locali. Questo può dar luogo a problemi perchè tramite il port forwarding si crea un collegamento tra porta del router e porta del computer, identificato tramite il proprio indirizzo IP locale. Il DHCP assegna gli indirizzi dinamicamente, quindi l'indirizzo locale del computer su cui è installato pyLoad potrebbe variare, vanificando il port forwarding e rendendo impossibile l'accesso. Per ovviare a questo problema ci sono principalmente 2 soluzioni: disabilitare il DHCP ed impostare tutti gli IP dei dispositivi collegati manualmente (sconsigliato), oppure configurare il DHCP in modo da associare ad una determinata scheda di rete, individuata da un indirizzo MAC, sempre lo stesso IP. Anche la procedura per effettuare ciò varia da router a router, quindi consultate il manuale relativo.
Bene, a questo punto dovremmo essere in grado di connetterci a pyLoad da remoto semplicemente inserendo nella barra degli indirizzi del browser
e dovrebbe venire visualizzata la pagina di login.
Se l'ISP fornisce un servizio con IP pubblico dinamico, potrebbe essere necessario ricorrere ad un DDNS, per rendere univocamente rintracciabile un host anche se l'indirizzo IP varia.
Ok, abbiamo configurato correttamente il tutto per collegarci tramite web interface, ma come si fa a collegarsi tramite il client Android?
La risposta è molto semplice, basta scaricare l'applicazione dal Play Store e nei settaggi impostare username, password, indirizzo IP del server pyLoad e porta (di default 7227). Per il corretto funzionamento valgono tutti i ragionamenti fatti sopra per la web interface, ovvero port forwarding ecc...
A questo punto siamo giunti veramente alla fine e tutto dovrebbe funzionare a dovere. Spero che questa guida possa essere di aiuto e, come sempre, alla prossima!

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